Siete pronti per questa avventura?
Ciao bambini!
Io mi chiamo
Leo, sono un
gattone veneziano nato dalla fantasia di un noto scrittore di questa città,
Alberto Toso Fei, e dalla determinazione di chi crede che non sia poi così difficile rispettare Venezia, come gli amici della casa editrice
Lineadacqua.
Desidero invitarvi oggi ad una
passeggiata speciale in giro per la mia città, alla scoperta delle sue ineguagliabili bellezze, ma anche delle sue difficoltà, dei pericoli che corre…
Le bellezze di Venezia…
Cominceremo la nostra passeggiata in
Piazza San Marco. Questo è davvero il cuore della città.
Avete mai visitato il Palazzo Ducale? In verità non si chiamerebbe proprio così, perché a Venezia non c’era un duca, bensì un
doge, ovvero il presidente della Repubblica di Venezia. Infatti per secoli si chiamò Palazzo del Consiglio o Palazzo dei Dogi. Chissà perché più recentemente gli hanno dato questo nuovo nome…
è davvero un palazzo meraviglioso, aperto verso l’esterno con le sue decine e decine di archi a punta…
Il Palazzo Ducale
E accanto troviamo la
Basilica di San Marco, per secoli chiamata la
Basilica d’oro… già all’esterno possiamo ammirare una certa quantità di questo materiale prezioso, ma pensate che all’interno di questa chiesa sono presenti
migliaia e migliaia di metri quadrati di mosaico in tessere di vetro, e la maggior parte di queste tessere è
ricoperta di oro!
La Basilica di San Marco
E poi vi racconterò la storia della
Torre dell’Orologio, del
Campanile di San Marco, del famosissimo
Ponte dei Sospiri (ma voi sapete perché si chiama così? Chissà se si chiamò in questo modo sin dall’inizio o se il suo nome sia stato cambiato in seguito…).
La Torre dell’Orologio
Ci sposteremo poi dalla piazza per ammirare altre atmosfere e per scoprire
altre bellezze e particolarità…Per esempio, avete mai notato quante
creature strane siano scolpite sui muri di numerosissimi edifici in giro per la città? E soprattutto avete mai visto
quanti draghi ci siano?
Cavaliere e drago nella zona dei Greci
Vi siete accorti che tutti
i nomi di strade e piazze a Venezia sono rimasti in veneziano? A volte è proprio difficile capirne il significato…
Avrete ormai capito che a Venezia non ci sono le vie, ma le calli… questo nome proviene dalla parola latina
callis, che significa proprio
strada stretta! Ma cosa saranno i rami, le fondamente, le salizade?
Venite a scoprirlo!
Toponomastica
E poi passeggeremo per aree un po’ insolite fino a raggiungere il
Ponte di Rialto e il Canal Grande… che splendore!
Il Ponte di Rialto
…e i pericoli.
Tuttavia Venezia è anche una
città molto fragile… l’opera umana l’ha resa unica, ma questo ha significato e significa tuttora dover combattere costantemente contro la Natura.
Per esempio, uno dei problemi che affliggono la città è la famosissima
acqua alta, ovvero le frequenti inondazioni durante le quali l’acqua invade non solo Piazza San Marco, ma anche i campi e le calli più basse, e a volte quasi tutta la città!
Acqua alta a Venezia
Per non parlare poi delle
onde che danneggiano le costruzioni e si portano via pezzi di terra dalle isole. Da sola, l’acqua è un elemento molto forte, ma se le onde aumentano di altezza e diventano sempre più frequenti a causa delle
imbarcazioni a motore, il danno è incalcolabile…
Scia di una imbarcazione a motore
Un altro problemino per i monumenti della città, e a volte anche per i suoi abitanti ed i suoi ospiti, è la massiccia presenza
di piccioni e gabbiani. Soprattutto questi ultimi sono piuttosto aggressivi. Riuscite a immaginare perché già da tempo sia stata introdotta una regola che vieta di dar da mangiare a questi volatili?
Un gabbiano
Forse il pericolo più serio per la nostra città è quello di diventare un parco divertimenti, e non un luogo da proteggere e salvaguardare. E forse di questo noi grandi siamo un po’ tutti responsabili…
Ma se
voi bambini ci aiuterete, tutti insieme riusciremo a fare la differenza! Certo, potremo continuare ad ammirare la bellezza di Venezia, ma non potremo certo combattere contro la Natura (che è comunque sempre più forte degli esseri umani). Possiamo però prendere consapevolezza in merito alla fragilità di questo luogo, e contribuiremo così al rispetto che merita. E forse ciò permetterà alla Regina dell’Adriatico di sopravvivere un po’ più a lungo!
Vi aspetto per farvi conoscere tutti questi aspetti della mia città! Ciao!
Contatti:
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