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L’Icona della Madonna della Salute a Venezia

Un'opera d'arte, una storia interessante... Eccoci all’appuntamento annuale del 21 novembre, giorno in cui nella nostra città si celebra la famosa Festa della Madonna della Salute.
Abbiamo già scritto tanto su questa basilica maestosa che si erge all’inizio del Canal Grande, costruita per ringraziare la Vergine per la fine della pestilenza del 1631, oggetto di tante visite guidate e meta di pellegrinaggi.


La basilica della Madonna della Salute al tramonto, Venezia 

La Mesopanditissa

Oggi desideriamo dedicare questo post alla famosissima icona che si trova al centro del meraviglioso gruppo scultoreo dell’altare maggiore di questa chiesa.
L’opera arrivò a Venezia il 26 febbraio del 1670, portata dal grande capitano da mar Francesco Morosini come trofeo, in seguito alle condizioni di pace ottenute con i Turchi alla fine della guerra di Candia (l'attuale Creta). Il 21 novembre dello stesso anno fu posta sull’altare maggiore, a quell’epoca in costruzione.


L'altare maggiore, Basilica della Madonna della Salute, Venezia
 

Si trovava originariamente nella cattedrale di Candia ed era conosciuta come Madonna di San Tito, primo vescovo e patrono dell’isola.
Era anche chiamata Mesopanditissa, cioè Mediatrice di Pace, poiché fu proprio al cospetto di questa immagine che nel 1264 i veneziani e gli abitanti di Candia posero fine alla lunghissima guerra durata circa sessanta anni.
L’appellativo Mesopanditissa può anche derivare dal fatto che i candiotti la festeggiavano in un periodo ben specifico: a metà (mezo) tra la festa dell’Epifania e la festa di Maria Ipapantissa del 2 febbraio.
Iconograficamente, è una Madonna Odighitria: il nome deriva dal greco οδηγός (odegós) che si traduce in “guida, condottiero”, da cui il significato attuale di “Colei che mostra la via”; e la via è appunto Cristo, indicato da Maria con la mano destra.
L’icona colpisce per la pelle scura sia della Vergine che di Gesù, messa ancora più in evidenza dal contrasto cromatico con le corone dorate. Con una mano il Bambino benedice, con l’altra regge il rotolo della Rivelazione.
Databile al tredicesimo secolo, fu accolta con clamore dai veneziani, che videro in questa immagine colei che li aveva salvati dalla peste, e denominarono così l’icona Madonna della Salute.


L'icona bizantina, Basilica della Madonna della Salute, Venezia 

Con la fine della Repubblica nel 1797, i francesi purtroppo rubarono le corone d’oro che ornavano le teste della Vergine e di Gesù. Solo nel 1922 le due sacre figure furono incoronate nuovamente da papa Benedetto XV.

Curiosità: la Mesopanditissa sullo stendardo di Francesco Morosini

Al Museo Correr possiamo ammirare uno stendardo devozionale che riporta l’immagine dell’icona. Ne è autore Prete Vittore di Corfù ed è databile alla seconda metà del ‘700.
Raffigura Cristo crocifisso e riporta lo stemma del Peloponnesiaco (così fu definito il Morosini).


Stendardo devozionale con stemma del Morosini, Prete Vittore, 1750 ca, museo Correr, Venezia

Nella preziosa seta dipinta è raffigurata in modo minuzioso la Madonna della Salute. La pelle scura, le ricche corone, le vesti dorate, e poi il leone alato ai piedi di Cristo. Il leone con una zampa tiene la croce, mentre con l’altra sembra indicare lo stemma del valoroso capitano. Inginocchiato a destra si trova San Marco.
Pare che il Morosini custodisse questo stendardo nella sua cabina quando andava per mare.
E’ molto interessate paragonare le corone originali, che un tempo decoravano la cornice dell’icona, dipinte sulla seta dall’artista di Corfù con quelle che vediamo oggi: di grandi dimensioni e decorate con pietre preziose le prime, di misure più modeste le seconde.


Stendardo devozionale con stemma del Morosini, dettaglio, Prete Vittore, museo Correr, Venezia

Vi invitiamo a Venezia per delle visite guidate su misura e nel frattempo vi auguriamo buona Festa della Salute.
Ciao!
Contatti: info@guidedtoursinvenice.com

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