La festa del Redentore è una delle nostre feste preferite, e sicuramente è una delle più sentite a Venezia, indipendentemente dalla religiosità di ciascuno.
Nel 1576 Venezia fu profondamente scossa da una terribile epidemia di peste, durante la quale perirono decine di migliaia di persone.
La Signoria della Repubblica Veneta decise pertanto di edificare una chiesa votiva e di dedicarla al Santissimo Redentore non appena la pestilenza fosse cessata.
L’anno successivo, terminata appunto la calamità, si pose la prima pietra della nuova chiesa, nell’isola della Giudecca.
L’architetto chiamato a realizzare il progetto fu il grande Andrea Palladio, che già aveva dato prova del proprio incredibile ingegno nella realizzazione di diversi edifici religiosi in città, in particolare con l’edificazione della perfetta chiesa di San Giorgio Maggiore.
Ci vollero lunghissimi anni per completare l’opera, nella sua parte architettonica come pure nell’apparato decorativo interno. Il risultato fu però spettacolare.
Chiesa del Redentore, interno
Francesco Bassano, Resurrezione di Cristo, 1584-1588 ca, Chiesa del Redentore
Sin da subito, tuttavia, si decise di costruire ogni anno, per la terza domenica di luglio, un ponte votivo che collegasse una sponda del Canal della Giudecca all’altra, di modo che l’intera popolazione potesse recarsi in pellegrinaggio alla chiesa del Redentore attraversando il canale a piedi, per poter rinnovare con le preghiere il proprio ringraziamento a Cristo per la fine del morbo.
Beppe Ciardi, Il Ponte Votivo del Redentore, 1910 ca, collezione privata
Ebbene, tutt’oggi si rinnova questa secolare tradizione, puntualmente ogni anno.
Ponte votivo ai giorni nostri
Se la domenica è dedicata all’aspetto religioso della festività, il sabato precedente la festa è decisamente più mondana. Si decorano le barche con lanterne, ghirlande di fiori e festoni colorati di ogni tipo. Si preparano cibi, leccornie, bevande da portare con sé, e si va ad occupare in barca con amici e parenti un posto nelbacino di San Marco, dove ci si appresta a trascorrere la serata in compagnia.
Barche nel bacino di San Marco la sera del Redentore, Archivio Vesta 2016
Certo, passare in barca la sera del Redentore è meraviglioso. Ma stasera noi tre abbiamo optato per una festa un po' più intima: cenetta deliziosa sull’altana di Marialaura. Le altane a Venezia, di sera, sono posti magici: si avverte sempre una leggera, piacevole brezza che porta via il caldo afoso delle giornate di luglio. Igerani tengono lontane le zanzare. Fiori e piante emanano un profumo inebriante che a fine giornata si avverte ancora di più.
Fiori e piante sull’altana di Marialaura
Altana di Marialaura
Altana di Marialaura
Marialaura ha preparato il piatto tipico di questa ricorrenza: le sarde in saor, sardine marinate la cui preparazione richiede ben tre giorni di lavoro e di pazienza (vedi nostro post: La Festa del Redentore in cucina).
Sarde in saor
E poi verdure, cicheti di tutti i tipi, frutta fresca… Monica non poteva non portare il suo speciale Tiramisù, Cinzia è venuta con una grande voglia di mangiare queste delizie: tutte con il desiderio di trascorrere una piacevolissima serata insieme! mentre.
Vista dall’altana
La serata trascorre tra chiacchiere, risate, qualche barzelletta, sorseggiando un calice di Bellini o di prosecco.
Vista dall’altana, tramonto
Nemmeno ci accorgiamo che ormai è arrivata la mezzanotte! È il momento magico che tutti aspettano: cominciano i fuochi di artificio! È uno spettacolo meraviglioso. Giochi pirotecnici di ogni tipo, coloratissimi, con i loro bagliori spruzzano di colore le facciate dei palazzi di Venezia e si riflettono sulla superficie della laguna, coinvolgendo la città in tutti i suoi elementi, terra, aria e acqua.
Fuochi d’artificio
Ancora fuochi d’artificio
Ammiriamo rapite tutta questa bellezza. Marialaura accarezza dolcemente il suo splendido gatto Didi, che a dir la verità è un po' preoccupato per il trambusto, ma coccolato dalla sua padrona si tranquillizza e fa le fusa.
Il gatto di Marialaura, ‘Didi’
Termina lo spettacolo… È ormai ora di salutarci. Anche perché domenica mattina magari ci facciamo la passeggiata lungo il ponte votivo. È stata una serata davvero piacevole…
Vi è venuta voglia di trascorrere la festa del Redentore sull’altana di Marialaura o di godere della vista dall’alto anche in altri giorni? Beh, non lo possiamo promettere… però possiamo darvi qualche consiglio su come trascorrere la serata, che sia di festa o di un giorno qualunque, nella nostra splendida città.
Vi aspettiamo!
Contatti: info@guidedtoursinvenice.com