Il gotico di Bartolomeo Vivarini...
La basilica di
Santa Maria Gloriosa dei Frari nel sestiere di San Polo è considerata la
seconda chiesa più bella di Venezia dopo quella di San Marco.
E’ uno scrigno in stile gotico pieno di capolavori sia pittorici che scultorei che vanno dal
bizantino-gotico al neo-classico.
Facciata della basilica dei Frari
Tra i tanti gioielli qui presenti, abbiamo scelto di descrivere in questo breve articolo il
trittico di Bartolomeo Vivarini che rappresenta
San Marco in trono e Santi.
San Marco in trono e santi, Bartolomeo Vivarini, 1474, basilica dei Frari
Si trova nella
cappella Corner, costruita per volontà di Federico Corner in memoria del fratello Marco, nel
1420.
Arco di entrata nella cappella Corner
La
tavola, datata 1474, rappresenta il patrono di Venezia benedicente in centro, con ai lati coppie di santi: a sinistra
San Giovanni Battista e San Girolamo e a destra San Pietro e San Nicola. Colpisce, ad un primo sguardo, il bagliore della
foglia d’oro che impreziosisce la
cornice lignea del trittico, unificando di fatto i tre scomparti della composizione; si tratta di un elemento tipico della
pittura gotica del periodo, ed evidenzia il fatto che Bartolomeo non era ancora pronto (e non lo sarà mai) ad accettare il nuovo linguaggio artistico, quello del Rinascimento, che invece Giovanni Bellini abbraccerà e realizzerà pienamente.
Dettaglio del trittico parte superiore
Analizzando la tavola partendo dalla parte centrale, è evidente una certa
influenza della rinascenza tipica dei lombardeschi che si manifesta nella resa del trono, su cui è seduto San Marco, e dei due gradini. Tuttavia, tutti e quattro gli angioletti sono pienamente gotici nella plasticità sia dei volti che delle ali.
San Marco benedicente in trono
Nella pala di sinistra del trittico il
Battista indica Marco, mentre
San Girolamo è rappresentato con il modello di un edificio religioso… potrebbe anche essere la basilica stessa!
San Giovanni Battista e San Girolamo
A destra vediamo invece
San Nicola di Myra nei panni di vescovo, e
San Pietro, uomo di tarda età, intento nella lettura. Vale la pena sottolineare il fatto che San Nicola fu un santo molto popolare e amato a Venezia, tanto che le sue spoglie furono contese con i baresi.
San Nicola e San Pietro
Nonostante la divisione della scena in tre parti, Bartolomeo è riuscito a creare una certa
unità spaziale tra l’ambiente e le figure. Inoltre, i personaggi sono dipinti in modo deciso e con
colori scelti appositamente per creare una sorta di fil rouge tra i vari Santi. Nel colore si intuisce chiaramente l’influenza della
cromia tipica dei vetri di Murano, l’isola in cui il pittore, del resto, era nato e aveva vissuto.
Ci sarebbero altri numerosi dettagli da aggiungere, ma per questo
vi aspettiamo a Venezia: ve li sveleremo di persona durante
una visita guidata alla basilica dei Frari!
Ciao!
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