Guernica (Pablo Picasso, 1937)
Il soggetto è molto complesso, e qui non prenderemo in considerazione alcun tentativo di analisi. Ciò che emerge immediatamente da questo dipinto è un profondo senso di angoscia, sofferenza, ansia, devastazione.
Non è semplice dare volume ad un quadro bidimensionale. Ciò che Rossana cerca di fare è isolare gli elementi più caratteristici dell’opera e trasformarli, per dare quasi vita ad una interpretazione personalissima del quadro da lei scelto.
Dettaglio del cavallo
Nel caso di Guernica, Rossana ha scelto per esempio il cavallo: l’espressione spaventata dell’animale è emblematica dell’atmosfera che regna in tutta l’opera. Il materiale usato per creare questa figura, come per tutte le altre maschere di Rossana, è il polistirolo ricoperto di cartapesta. Ma come rendere la criniera frastagliata? La nostra artista ha utilizzato una bottiglia vuota di candeggina, tagliandola e sfilacciandola, secondo il modello. Il cavallo però ha creato qualche difficoltà di resa: nel dipinto appare appiattito, e renderlo a tutto tondo non è stato facile.
Dettaglio con la lampadina
Dettaglio della madre col bambino
Dettaglio del toro
Anche per la lampadina, per il toro e per la mamma col bimbo morto, il materiale scelto è il polistirolo con la cartapesta.
Tutta la sua casa è trasformata in laboratorio: ogni oggetto, anche il più improbabile, può essere utilizzato come materiale di recupero, su ogni tavolo ed in ogni angolo sono disposte le sagome su cui Rossana sta lavorando per poi comporre la sua opera.
Casa-laboratorio di Rossana
Casa-laboratorio di Rossana
Dettaglio con la lampadina, parzialmente dipinto
Dettaglio del cavallo, parzialmente dipinto
Lo scheletro di metallo
Su questo scheletro, viene adagiata la stoffa di seta, accuratamente scelta per la sua consistenza e per i suoi colori. Sulla stoffa poi Rossana applica un tessuto opportunamente fatto stampare con immagini tratte da Guernica, e sopra questo sono fissate le sagome tridimensionali.
Rossana ci mostra le sete scelte per il suo Guernica
Rossana ci mostra le sete scelte per il suo Guernica
Lo scheletro ricoperto con la rete metallica, con le sete e con qualche dettaglio dell’opera
Rossana entrerà poi proprio dentro a tale struttura: bardata in questa specie di scafandro, l’artista passeggerà per le calli e i campi di Venezia, per vivere a modo suo l’ennesima edizione del Carnevale, spiando quanto la circonda da una piccola, quasi invisibile, fessura praticata a metà altezza.
La fessura per entrare dentro il costume
Non ci resta che attendere il momento in cui vedremo sfilare tale capolavoro nella nostra splendida città.
Signore e Signori: Guernica di Rossana Molinatti
Certo, non possiamo dire che questa nuova opera di Rossana Molinatti sia all’insegna della gioia, del divertimento, del disimpegno che normalmente il Carnevale porta con sé. È un’opera che fa pensare… E chissà che magari, nel bel mezzo dei festeggiamenti, che siate nella nostra città per conto vostro o durante un tour guidato di Venezia, Guernica di Rossana Molinatti non offra a tutti i presenti un motivo di riflessione, così come l’originale del grande maestro Pablo Picasso.
Buon Carnevale!
Contatti: info@guidedtoursinvenice.com
Dettaglio, il toro e la finestrella che permette a Rossana di vedere