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Scuola Grande di San Rocco: un santo e un pittore per la gloria di Venezia

16 agosto: Festa di San Rocco

Quando nel 1564 Tintoretto eseguì la sua prima opera per la Scuola Grande di San Rocco molti rimasero stupefatti.


Facciata della Scuola Grande di San Rocco

La Scuola, infatti, per decorare la propria Sala dell’Albergo, aveva indetto un concorso a cui presero parte i maggiori artisti del tempo presentando solo bozzetti, schizzi e disegni.
Ma l’astuto Tintoretto pur di aggiudicarsi il lavoro, stravolse le regole: donò alla Scuola il 'San Rocco in Gloria', un dipinto già completo, pronto per essere collocato nella parte centrale del soffitto della Sala dell’Albergo.


Soffitto della Sala dell'Albergo

Con questo stratagemma, che suscitò non poche polemiche tra i colleghi, si aggiudicò il compito di decorare, oltre alla Sala dell’Albergo, anche le altre sale: quella Capitolare e quella al pian terreno.
Tra il 1564 e 1587 Jacopo Robusti portò a termine ben 35 opere, visibili tutt’oggi all’interno della bellissima e suggestiva Scuola Grande di San Rocco.


L’opera: San Rocco in Gloria

Il santo è rappresentato con un fenomenale effetto da sotto in su, in uno scorcio prospettico che domina la scena. I colori del santo sono il rosso ed il blu, volge lo sguardo a Dio Padre che lo aspetta a braccia aperte circondato da una luce dorata che sembra creare un tutt’uno con la cornice lignea dello stesso colore. 


San Rocco in Gloria

Colori insoliti per Tintoretto: forse l’artista voleva assolutamente vincere; forse voleva dimostrare che anche lui era in grado di dipingere come Veronese; forse voleva sottolineare che anch’egli era capace, dal punto di vista dello spazio, di rappresentare Dio Padre a braccia aperte nella parte superiore della tela, così come aveva fatto Tiziano nella sua rivoluzionaria pala dell’Assunta.


Non importa quale fosse il suo intento: la Scuola Grande di San Rocco è considerata la Cappella Sistina di questo pittore straordinario, un po’ burbero, non tanto onesto, dalle pennellate veloci, ma estremamente geniale nel suo stile.

Chi era San Rocco?

Nacque in Francia a Montpellier tra il 1345 e il 1350, e dedicò la sua vita, pellegrinando in molte città italiane, a curare coloro che erano stati colpiti dalla peste.


Cartina della parte meridionale della Francia 

Lui stesso, durante il viaggio di ritorno, fu contagiato dal terribile morbo, nei pressi di Piacenza, e trascorse il periodo della sua malattia nel bosco, lontano da tutti, dove ogni giorno un cane gli portava del pane.
Quando guarì, sulla via del ritorno in Francia fu accusato di spionaggio ed imprigionato a Voghera, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Morì nella notte tra il 15 e 16 agosto del 1376/1379.
Divenne il santo protettore contro la peste; le sue reliquie si trovano all’interno della chiesa di San Rocco a Venezia, nell’omonimo campo.
I suoi attributi sono il cane, la conchiglia, il bastone e cappello da pellegrino; viene raffigurato mentre fa il gesto di sollevare la veste per mostrare una piaga lasciata dalla peste sulla coscia sinistra.


San Rocco, sala Capitolare della Scuola Grande


E’ ancora oggi un santo tanto caro e venerato dai veneziani, tanto che ogni 16 agosto, sin dai tempi della Serenissima, vengono allestiti nel campo un tappetto e un tendone, entrambi di colore rosso, per accogliere solennemente chi desideri recarsi in chiesa o all’interno della scuola, dove per l’occasione sono organizzati dei concerti.


'Visita del doge alla chiesa e alla Scuola Grande di San Rocco', Canaletto 1735 ca, National Gallery Londra 
(foto Larissa Fedorov)


Campo San Rocco allestito per la festa 

Vi aspettiamo per una visita guida della Scuola Grande di San Rocco per ammirare anche gli altri capolavori di questo artista veneziano, ciao!
Contatti: info@guidedtoursinvenice.com

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