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Un'esperienza unica a Venezia: il Caffè Floriàn

Un luogo da sogno, romantico ricco di storia, di arte e tanto altro... Da pochissimo, esattamente il 29 dicembre 2020, il Caffè Floriàn ha compiuto 300 anni! È il caffè pubblico ancora esistente più antico al mondo!




Il Caffè Floriàn con i tavolini esterni in piazza San Marco 

L’avventura di Floriano Francesconi e dei suoi successori

Durante le nostre visite guidate di Venezia non manchiamo mai di ricordare come nel 1720 il primo proprietario, Floriano Francesconi, iniziò la sua avventura aprendo sotto le Procuratie Nuove in Piazza San Marco il locale Alla Venezia Trionfante: un luogo pubblico, dove poteva entrare chiunque, persino le donne (!), dove intrighi amorosi e scandali (di cui si pasceva un avventuriero come Giacomo Casanova) si mescolavano a conversazioni di carattere politico e culturale, dove veniva venduto il primo giornale al mondo di cronaca locale, la Gazzetta Veneta di Gasparo Gozzi, dove non mancava il gioco…
Più che di un locale, si trattava forse di un contenitore di eventi imprescindibili per la storia della città. Vero è che in seguito, nell’800, fu il luogo di incontro di patrioti italiani, quali Daniele Manin, Niccolò Tommaseo, Silvio Pellico, per poi divenire un improvvisato ospedale dove raccogliere i feriti dell’insurrezione del 1848…


Le sale del caffè Floriàn


Il caffè ci si presenta ora con l’aspetto voluto dai proprietari della metà dell’800, che provvidero a ridecorare le sale all’epoca un po’ malconce…
Ogni ambiente ha un suo tema decorativo: dalle figure esotiche della Sala Cinese e della Sala Orientale, si passa al ben più ambizioso progetto iconografico della Sala del Senato, dove troviamo undici pannelli che rappresentano le Scienze e le Arti.


Sala Orientale


Sala Cinese, particolare


Sala del Senato

Le sale aggiunte alla fine dell’800 riflettono nella decorazione i temi sia leggeri che impegnati delle sale precedenti. Nella Sala delle Stagioni troviamo eleganti personificazioni delle stagioni, moltiplicate all’infinito dai grandi specchi, mentre nella Sala degli Uomini Illustri ammiriamo i ritratti dei più importanti personaggi della storia veneziana, da Marco Polo ad Andrea Palladio, da Paolo Sarpi a Carlo Goldoni e Benedetto Marcello.


Sala delle Stagioni


Sala delle Stagioni, riflessi infiniti  

In occasione poi del bicentenario dalla fondazione del caffè, una nuova Sala è stata aggiunta, la Sala Liberty.


Sala Liberty 


Il Caffè Floriàn come centro di vita culturale a Venezia

Tuttavia, pur essendo il Floriàn un locale storico d’eccezione per la sua bellezza (e basterebbe questo per provare il desiderio di fermarsi a sorseggiare il caffè ad uno dei suoi tavolini), ciò che a nostro parere lo rende unico è il fatto di aver rappresentato per 300 anni un fulcro di notevole rilevo nella vita culturale della città.
Oltre ai summenzionati personaggi che erano soliti frequentare il caffè tra ‘700 e ‘800, si potevano qui incontrare scrittori e artisti italiani ed internazionali del calibro di Ugo Foscolo, Wolfgang Goethe, Charles Dickens, Jean Jacques Rousseau, Gabriele D’Annunzio, Ernest Hemingway, Sergej Djagilev, Igor Stravinskij, Coco Chanel, il poeta premio Nobel Josif Brodskij

Nel corso dei secoli il Floriàn è sempre stato un punto di riferimento nel panorama culturale, anche in quello delle arti visive. Fu infatti in queste sale che alla fine dell’800, grazie a Riccardo Selvatico, poeta e allora sindaco di Venezia, e alla sua cerchia, nacque l’idea della prima Biennale d’Arte Contemporanea al mondo!
E per ricordare proprio questo evento, nel 1988 prese vita il progetto di allestire mostre di arte contemporanea al Floriàn!
Da allora si sono succeduti numerosi artisti con installazioni tanto strabilianti quanto ricche di significato: pittura, scultura, fotografia, design, arte del vetro contemporaneo, in un caleidoscopio di forme e colori che ha trasformato una o più sale del caffè.
Sono tutte opere di pregio e di altissimo livello.
Ne ricordiamo, per motivi di spazio, solo alcune, senza voler far torto alle altre.

Arte contemporanea al Florian

Nel 1990 troviamo in tutte le sale del locale “Rotella al Floriàn”, una installazione di Mimmo Rotella composta da 19 manifesti strappati caratterizzati da “sovra-pitture”: un tripudio di colori e di cenni storico culturali alla nostra città.


Rotella al Floriàn (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)

Del 1993 è invece “Cristalli Liquidi” di Fabrizio Plessi, un artista molto presente in città anche in questi giorni a cavallo tra il 2020 e il 2021, con l’Etá dell’Oro alle finestre del Museo Correr e l’Albero Digitale sul molo in Piazzetta San Marco (e che speriamo di ritrovare nei prossimi mesi con un nuovo progetto a Ca’ Pesaro).
La sua installazione presentava appesi al soffitto diversi tipi di bicchieri, in uso nel corso degli anni al Floriàn, da cui immaginarie goccioline d’acqua cadevano nei secchi sottostanti. Il rumore delle gocce proveniva da una originale colonna sonora, mentre l’acqua era rappresentata da video contenuti nei secchi. E anche qui il riferimento all’acqua a noi è parso molto veneziano…


Cristalli liquidi di Fabrizio Plessi (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)

Altra mostra con origini radicate nella cultura della nostra città è stata quella del 1995 di Gaetano Pesce, uno degli architetti-designer più importanti nel mondo, “Un Vaso (Goto) per Venezia”. L’artista ha presentato una serie di oggetti-scultura in resina colorata a rappresentazione dei bicchieri multicolori tanto amati a Venezia, chiamati appunto goti in veneziano. Ogni goto era diverso, unico, irripetibile…


Un Vaso (Goto) per Venezia (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)

Che dire poi di “Donne Illustri” di Irene Andessner del 2003? Ancora una volta si va alle radici della storia e della cultura di Venezia, ma questa volta, in pendant con la Sala degli Uomini Illustri, o forse in contrapposizione, sono le Donne Illustri di Venezia le vere protagoniste. La fotografa austriaca, con attenta ricerca filologica, si è fatta ritrarre nei panni di veneziane che hanno lasciato un segno nella storia della Serenissima, da Veronica Franco a Marietta Tintoretto, da Caterina Cornaro ad Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, fino a Rosalba Carriera, tutte grandi donne che durante le nostre visite guidate non manchiamo di menzionare!


Donne illustri (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)

E poi come non sognare con “Il sogno della Principessa Lyu Ji al Floriàn” di Omar Galliani (2013) o con “Le spose del Mare” di Roberto Kusterle (2016)?


Il sogno della Principessa Lyu Ji al Floriàn (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)


Le Spose del Mare (su gentile cortesia del Caffè Floriàn)

Come sempre, Venezia sa coniugare il passato al presente, in un continuum senza precedenti.
Ad essere onesti, non si va al Floriàn per bere un caffè… ci si va per provare una forte esperienza sensoriale, culturale e storica, per sentirsi immersi nel flusso spazio temporale di Venezia, per divenire per qualche minuto noi stessi parte della storia della città.
E quindi Buon Compleanno, Floriàn! Non essendo riusciti a farlo nel 2020, speriamo di poterti festeggiare degnamente in questo nuovo anno!

Vi racconteremo molto altro sul Caffè Florian durante i seguenti nostri tour

Piazza San Marco: il cuore di Venezia

Il mondo di Casanova

D'Annunzio, Djagilev e Cocò Chanel a Venezia

Venezia ed il Grand Tour

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