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Una visita per i bambini a Venezia: un principe, una principessa e un Papa: la storia di Sant'Orsola alle Gallerie dell'Accademia di Venezia

Ecco di nuovo Messer Carpaccio con un'altra storia...di cosa si tratterà questa volta? Ciao ragazzi! Son sempre io, Vittore Carpaccio!
Quest'oggi Donna Marialaura, Donna Monica e Donna Cinzia mi danno carta bianca... Ed io ne approfitto subito, per raccontarvi un'altra delle mie storie, che ho illustrato , modestamente, in modo sublime.
Certo, la polvere e l'umidità sono grandi nemici dei quadri. Ma sapienti restauratori hanno appena ultimato il loro prezioso lavoro, ridonando splendore ai miei superbi teleri! (Il Ciclo di Sant'Orsola restaurato).

Tanto, tanto tempo fa, in una bella cittadina della Bretagna, viveva una bellissima principessa, Orsola: alta, snella, lunghi capelli biondi, un viso a dir poco angelico... Era amata da tutto il popolo, la sua bontà era sconfinata.


S. Orsola (dettaglio)

Ovvio che una tal ragazza venisse presto chiesta in sposa: si fece avanti, tramite i suoi ambasciatori, un principe bellissimo (come dite voi? Ah, sì, strafigo!), di nome Ereo.
Anche questo buono d'animo, aitante, coi capelli biondi lunghi e mossi, neanche se li piastrasse col frisé tutte le mattine (sta cosa della piastra frisé me l'han detta le tre Donne di cui sopra... non ho idea di cosa si tratti, ma la prendo per buona).


Il principe Ereo (dettaglio)



Arrivo degli ambasciatori in Bretagna

Bene: due belli e pure buoni, e di principesco lignaggio, che fanno? Si sposano! E invece no!
Ma perché questi santi sono tutti così eccentrici?
Il grosso problema consisteva nel fatto che il principe non era cristiano. Orsola, che forse forse un pensierino l'aveva fatto in merito al giovane Ereo, decise che l'avrebbe sposato, a patto che il principe acconsentisse ad attenderla per tre anni (sant'uomo!), a convertirsi al cristianesimo e a partire con lei in pellegrinaggio per Roma con undicimila vergini (non una in più, non una in meno), dove a sposarli sarebbe stato nientemeno che Papa Ciriaco (Ciriaco... Chi era costui?).


Orsola che detta le condizioni



Partenza degli ambasciatori

Ricevuta una lettera con le condizioni, gli ambasciatori di Ereo ripartono verso casa.


Ritorno degli ambasciatori

Ehm, scusate... Li avete visti questi giovinastri con le calze colorate e alquanto fantasiose? Oh, si intrufolano dappertutto! Che ci stanno a fare nei miei dipinti? Eh, eh, sono o non sono un genio io?
Bene, proseguiamo: Ereo accetta le condizioni della bella Orsola. Giunto il tempo prestabilito, il giovane parte con la sua nave e giunge al tanto sospirato incontro con la principessa.


Incontro tra Ereo e Orsola

Oh, ragazzi! Questo telero è un portento! Guardate le due città ai lati, quella di Ereo e quella di Orsola. Quante differenze notate? Oggetti, edifici, colori, stili, paesaggio? La vedete l'asta della bandiera in centro? Perché secondo voi l'ho dipinta proprio là?
Quante scene notate in questo grande quadro? Non c'è solo l'incontro dei due giovani...
Certo, l'immagine che vedete è piccolina, ma quando verrete ad ammirare questa mia opera di persona, vedrete quanto è articolata. E se poi vi fate accompagnare dalle leggiadre dame mie amiche, saranno loro a svelarvi tutti i più minuscoli segreti.



Il corteo con Orsola, Ereo e le undicimila vergini parte (ma quanto ci avranno messo ad imbarcarle? Mesi?).
Durante il viaggio però ad Orsola appare in sogno un angelo, che le porge una palma... Chissà che vorrà dire... Secondo me, è un brutto presagio...


Il Sogno di Sant'Orsola

Comunque arrivano tutti a Roma e incontrano il mitico Ciriaco Papa... Quell'edificio sullo sfondo mi ricorda qualcosa... E a voi? Certo oggigiorno sarà un po' diverso da com'era ai miei tempi. Magari le donzelle mie amiche vi possono mostrare un'immagine per voi più recente. Ehi, ma le vergini stanno ancora scendendo dalle navi? Santa pazienza!


Orsola ed Ereo incontrano Papa Ciriaco



Castel Sant'Angelo a Roma (dettaglio dal dipinto di Carpaccio)



Castel Sant'Angelo a Roma oggi

Ripartiti verso casa con le loro navi, però, i pellegrini si fermano a Colonia, che, guarda caso, in quei giorni è messa a ferro e fuoco dagli Unni... Manco a dirlo, Orsola, Ereo, Ciriaco e queste benedette undicimila fanciulle vengono uccisi.


Martirio e funerale di S.Orsola

Ma li vedete gli Unni? Che strani... Ce ne sono di tutti i tipi: bianchi, neri, col turbante, e con le immancabili calze variopinte. Vediamo chi trova i più originali! E che dire dei loro stendardi? Di color bianco e rosso, con tre corone dorate.
Provate ad inserire nelle vostre macchinette infernali la descrizione di queste bandiere e vediamo cosa salta fuori (come quali macchinette? Quelle rettangolari che tenete sempre incollate sul palmo della mano e che ogni tanto emettono suoni alquanto disturbanti).
Guardate poi con che eleganza il soldato in primo piano si accinge ad infliggere un colpo di spada alla povera Orsola. Si, lo so, forse un po' innaturale come posa. Ma vuoi mettere l'effetto scenico? Carpaccio colpisce ancora!
Ovvio, la povera principessa, dopo il martirio subito, verrà proclamata santa.


Gloria di Sant'Orsola

Fanciulli e pulzelle, vi invito a venirmi a trovare e ad ammirare questi miei teleri con Donna Marialaura, Donna Monica e Donna Cinzia: oltre a raccontarvi la storia in modo più accurato, sapranno farvi apprezzare i colori, lo stile, i dettagli di questi miei capolavori, e sapranno svelarvi tutti i misteri che stanno dietro ad una rappresentazione così particolare dei personaggi.
E se ne avrete voglia, potrete giocare con loro ad una "caccia al dettaglio" che vi divertirà! Parola di Carpaccio.
Beh, mi è venuta fame, a ripetere sempre il mio cognome, Carpaccio. Mi rifugio in un'osteria per una "caccia ai cicchetti": mi sa che porterò con me i vostri genitori mentre voi siete impegnati al museo.
A proposito: avete letto l'altra mia storia di qualche tempo fa? Ecco il link (in termini moderni si dice link, mahhhh, che diavoleria tutta questa tecnologia!!!!) Leggende a Venezia: Santi, Principesse e Draghi.

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