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Venezia e il teatro: le marionette

Un mondo da riscoprire... Venezia fu a lungo, in particolare nel ‘700, un centro di importanza europea per quanto riguarda la produzione teatrale. Nel XVIII secolo, infatti, poteva contare una quindicina di teatri di un livello artistico tale da poter essere annoverata tra le capitali della musica e del teatro.
Accanto ai teatri aperti al pubblico ce n’erano altri che trovavano la loro espressione nei palazzi della nobiltà veneziana, che in particolar modo apprezzava i teatrini delle marionette. Questi potevano servire da banco di prova per autori e musicisti o per intrattenere ospiti a palazzo. La produzione per tali svaghi giunse a risultati raffinati, lontani dalle elementari, popolari e a volte rozze rappresentazioni dei casotti o castelli dei burattini nei campi e nelle calli di Venezia.
 

I teatrini di marionette a Venezia nel Settecento

Il primo ad usare fantocci di legno per mettere in scena una rappresentazione teatrale fu il Teatro San Moisè, nei pressi dell’omonima chiesa, per la mettere in scena un’opera musicale. Correva l’anno 1679.
Molto presto le famiglie nobili cominciarono ad adottare questo tipo di teatrini per spettacoli privati, in musica o in prosa.
Uno dei più famosi era nel ‘700 quello di Ca’ Labia a San Geremia: sappiamo che il proscenio era stato costruito ad imitazione di quello del teatro di San Giovanni Grisostomo (l’attuale Teatro Malibran). Vi si rappresentava in genere la commedia dell’arte con intrecci dettati dall’abate Angelo Maria Labia, poeta di talento.
Anche quelli dei Contarini di San Barnaba e dei Loredan di San Vio erano piuttosto celebri nel ‘700.
Le marionette veneziane divennero famose anche al di fuori dei confini della Repubblica tanto che ne troviamo un eccellente esempio, con tanto di proscenio, presso il Museo Davia Bargellini di Bologna: la realizzazione dei fondali scenici è sicuramente di origine emiliano romagnola, mentre i pupazzi sono di chiara fattura veneziana.
 
 

Il teatrino di marionette presso il Museo Davia Bargellini (foto dal web)
  

Il teatrino Grimani a Casa Goldoni

Le marionette veneziane erano nel Settecento le più apprezzate in assoluto: erano molto raffinate e particolarmente adatte a rappresentare personaggi della vita reale dell’epoca.
L’unico esempio conservatosi in maniera eccellente a Venezia è il Teatrino Grimani (dei Grimani ai Servi, a Cannaregio) oggi ospitato nel Museo di Casa Goldoni. Non solo sono giunte sino a noi numerosi burattini, ma si è conservato pure l’originale proscenio.


Il teatrino Grimani

 Vi sono dame, cavalieri, nobiluomini, servitori, turchi, soldati… Si trovano tuttavia anche interessanti esempi di animali.
 

Marionette di Turchi


Una dama


Un animale
 
Nel complesso, si tratta di oggetti di artigianato di eccellente qualità, come si può notare dai dettagli e dalle espressioni dei volti, nonché dall’abbigliamento raffinato e particolareggiato, creato con tessuti e fili d’argento e d’oro esattamente come quelli usati per i costumi che realmente venivano indossati ogni giorno.
 

Dettaglio di un costume


Dettaglio di una testa
 

Le diverse parti e gli ingegnosi meccanismi delle marionetta

Le marionette sono costruite con materiali diversi. Di norma la testa è scolpita in un pezzo di legno e dipinta. Anche il tronco in genere è di legno, mentre gli arti possono essere di legno o di stoffa imbottita. Le diverse parti sono collegate da snodi in metallo, per permettere un movimento più realistico e, a volte, anche la parte della bocca è mobile, per far parlare i personaggi, o per rendere le loro espressioni grottesche.
Il tronco può essere lavorato più o meno finemente; quello femminile risulta di norma più accurato. Le mani invece sono in piombo dipinto, modellate in modo elegante. Anche i piedi sono in piombo. L’uso di questo metallo pesante per le estremità era determinato dalla necessità per mani e piedi di servire come contrappesi per permettere i movimenti dei pupazzi.
Le parrucche sono realizzate con fili di cotone, a volte anche con capelli veri, e rispettano le tipiche acconciature dell’epoca, in base al ruolo e alla classe sociale di appartenenza; anche gli accessori sono particolarmente realistici e curati nei dettagli, conformi alla moda del tempo: scarpe, calze, cinture, cappelli, tutti realizzati con grande cura.
 

Marionetta con arti di stoffa


Marionetta (dettaglio)
 
Le varie parti del corpo sono quindi attaccate con dei fili ad un bilanciere che permette di comandare i movimenti. Pur meno diffuse di un tempo, le marionette si possono ancora trovare a Venezia, alcune di elegante produzione artigianale come un tempo. Magari oggi sono maggiormente apprezzate dai bambini, ma davvero incuriosiscono anche gli adulti...
Vi aspettiamo per una visita del Museo di Casa Goldoni… e magari anche per incontrare un maestro artigiano che, ancora oggi, crea favolose marionette (L'isola di Pinocchio a Venezia), ciao!
Contatti: info@guidedtoursinvenice.com

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