...perchè Venezia è per tutti...
Sempre più spesso, accanto alle persone normodotate,
viaggiano moltissime persone con disabilità, a volte accompagnate, talvolta in totale autonomia.
Ma come può godere di una città come
Venezia una persona non vedente o ipovedente? Oppure una persona
con difficoltà motorie? Oppure
sorda? O ancora con
problematiche di carattere cognitivo?Venezia è una città molto versatile, adatta ad
esperienze multisensoriali: l’importante è riuscire a modulare la visita guidata in modo da accogliere tutti adeguatamente e da coinvolgere ciascuno in modo personale e originale.
Proprio per questo ho deciso di
frequentare alcuni corsi di specializzazione per essere in grado di offrire a tutti, indistintamente, un’esperienza indimenticabile nella mia sublime città.
Visite guidate con non vedenti o ipovedenti
Certo, come si può apprezzare Venezia se non si possono ammirare i suoi colori, i suoi merletti marmorei, le sue architetture uniche, i suoi riflessi ed i suoi bagliori?
Mi sono spesso posta questa domanda, ma mi sono anche detta che in fin dei conti
Venezia deve essere accessibile a tutti, e quindi un modo ci doveva pur essere per far visitare la mia città a persone con difficoltà legate alla vista.
È proprio il caso di dirlo: mi ha aperto gli occhi
un corso che ho seguito con l’Uicve (
Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, sezione di Venezia). Le
lezioni teoriche prima e quelle pratiche in seguito mi hanno davvero portato dentro un mondo diverso, in cui il
tatto, l’udito, l’olfatto ed il gusto prendono in parte il posto della vista, e permettono di esplorare la Perla dell’Adriatico
in modo alternativo, e tuttavia altrettanto profondo e coinvolgente.
Visita guida con non vedenti
In giro per Venezia con la sedia a rotelle… o in silenzio
Quando di dice Venezia, si
dice ponti, gradini, acqua… l’esperienza a Venezia per chi si sposta in sedia a rotelle o per chi comunque ha difficoltà motorie può essere alquanto frustrante. Ma con un po’ di pazienza, e con la
compagnia di una guida che conosca bene la città e le possibilità che essa offre, la visita può diventare entusiasmante!
A Venezia in sedie a rotelle
Il corso tenuto dal
CERPA (
Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità) mi ha permesso di capire quali siano le criticità che affrontano le persone con disabilità motorie e quali possano essere le soluzioni:
scegliendo in modo opportuno gli itinerari ed i
mezzi di trasporto più adatti, visitare Venezia non sarà più difficile che visitare altre città d’arte italiane.
È inoltre davvero apprezzabile l’impegno del Comune di Venezia, che in questi anni ha lavorato ed investito risorse ed energie per
rendere Venezia sempre più accessibile, e sono previsti a breve ulteriori interventi.
Rampe sui ponti
Grazie al
CERPA mi sono anche avvicinata al
mondo della sordità ed alla sua caratteristica principale, il
silenzio.“Venezia senza rumori, che Venezia è?”, mi sono chiesta.
Certo il miglior approccio in questo caso sarebbe conoscere la lingua dei segni… ma questa lingua è diversa da Paese a Paese, per impararla sono necessari corsi di laurea specifici… una guida turistica non può certo imparare in breve tempo segni diversi per lingue diverse.
Tuttavia,
una guida consapevole può essere davvero d’aiuto per una migliore fruizione della vista guidata qualora adotti qualche importante accorgimento…Che poi a guardare bene altro non è che
cercare di calarsi in una dimensione diversa dalla propria per rispettare necessità e tempi delle persone con cui ci si relaziona.
Venezia e la disabilità cognitiva
Quella cognitiva è una problematica
spesso invisibile, ma non per questo meno importante!
Anzi, riuscire ad accogliere al meglio bambini, ragazzi, adulti, anziani con difficoltà che esulano dalla disabilità fisica è
una sfida che la nostra società ha il dovere di affrontare.Ed è sacrosanto il diritto di queste persone di trovare a Venezia un ambiente che possa venire
incontro alle loro necessità.Ancora una volta provvidenziali sono stati i relatori del
CERPA e quelli di un’altra associazione che si occupa principalmente della
sindrome dell’autismo.Anche per una guida turistica, come me, la sfida è da cogliere:
consapevoli delle difficoltà che determinate persone incontrano durante una visita in città,
si possono trovare degli accorgimenti per far trascorrere a tutti un piacevole momento a Venezia.La ricetta è sempre la stessa:
pazienza, attenzione, rispetto, e soprattutto competenza, non solo come guida ma anche nella
comprensione delle caratteristiche delle varie disabilità.Io mi metto in gioco.
Vi aspetto, tutti, indistintamente, per farvi vivere il vostro momento magico a Venezia. Ciao!MonicaContatti:
info@guidedtoursinvenice.com
Monica riceve l'attestato di frequenza