Storia, leggenda, religione, superstizione e tanto altro...
Se desiderate andare alla
scoperta della Venezia nascosta, insolita, lontana dai flussi turistici, vi suggeriamo di perdervi nel
sestiere di Castello e vagare alla ricerca di una pietra molto importante, diventata famosa:
la pietra rossa, visibile nel
sotoportego di Corte Nova (o Zorzi).
Sotoportego di Corte Nova
La peste del 1630
Bisogna tornare indietro al
1630, quando la
peste colpì ancora una volta la laguna veneziana, provocando la morte di migliaia di persone. La fine di questa epidemia viene celebrata ancora oggi, il
21 novembre di ogni anno, con la famosa
festa della Madonna della Salute (
Venezia tra sacro e profano: la Festa della Madonna della Salute).
Basilica della Madonna della salute e ponte votivo installato per la festa del 21 novembre
La pietra rossa
Nel caso della pietra rossa,
storia e leggenda si intrecciano per diventare parte delle tradizioni popolari veneziane. Sembra infatti che una signora di nome Giovanna, che viveva in quella zona,
sognò la Vergine che le disse di
dipingere un quadretto rappresentante la Madonna stessa con altri santi, tra cui Rocco e Sebastiano (i santi, cioè, protettori contro le pestilenze). Il dipinto doveva poi essere appeso ad una parete del sotoportego.
Giovanna, con
l’aiuto degli abitanti della corte, eseguì alla lettera le indicazioni della Madonna e tutti poi pregarono per la fine del terribile morbo.
Ed il miracolo accadde:
la peste si fermò proprio all’altezza dell’immagine di Maria nel portico di Corte Nova:
cadde a terra e si dissolse nell’esatto punto in cui oggi si vede la pietra rossa, ed i veneziani del luogo furono salvati dal contagio.
La pietra rossa
Guardatela, fotografatela ma
non calpestatela perché porta sfortuna; basti ricordare che a quei tempi il
rosso era proprio il colore del lutto.
Il sotoportego
Il sotoportego, di conseguenza, divenne il simbolo della fine di quella epidemia ed ancora oggi rappresenta
un gioiellino nascosto di Venezia.
Sotoportego
Colpisce il
soffitto a cassettoni di color azzurro con decorazioni dorate ed argentee, di sicuro molto più evidenti e fastose in passato; l’azzurro sembra quasi fungere da volta celeste alle immagini della Vergine salvatrice.
Il soffitto a cassettoni
Purtroppo il dipinto originale andò perduto ed oggi vi sono
due graziosi piccoli altari dedicati alla Madonna, definita in seguito, della Salute.
Altarino
Altarino
Si possono anche ammirare le
riproduzioni dei quattro dipinti seicenteschi inerenti al miracoloso evento (gli originali sono stati collocati nella chiesa di San Francesco della Vigna): "
Il prete che porta conforto alle vittime dell’epidemia"; "
Venezia seduta in trono nella Sala del Maggior Consiglio che consulta i medici"; "
Venezia inginocchiata di fronte a Cristo"; "
I Veneziani ringraziano e pregano davanti all’immagine ex voto della Vergine Maria e dei santi Rocco e Sebastiano".
Il prete che porta conforto alle vittime dell’epidemia
Venezia seduta in trono nella Sala del Maggior Consiglio che consulta i medici
Venezia inginocchiata di fronte a Cristo
I Veneziani ringraziano e pregano davanti all’immagine ex voto della Vergine Maria
All’interno del sotoportego si legge l’iscrizione: “
Fuggi né pensi l’entrar peste ria / questa corte è benedetta da Maria”.
Storia, leggende, superstizione, tradizione, religione: questo piccolo
scrigno della città racchiude in sé tutto ciò… e se desiderate una
visita guidata della Venezia nascosta contattateci, noi vi aspettiamo, ciao!
info@guidedtoursinvenice.comPs: se desiderate sapere la storia, l'arte e il tipico piatto della
Festa della Madonna della Salute ecco i
link ai nostri precenti articoli:
Venezia tra sacro e profano: la Festa della Madonna della SaluteLa tradizione della castradina: il piatto tipico della Festa della Madonna della Salute