'El Paron de Casa'
È
maestoso, domina la Piazza, è visibile dalle isole della laguna: il
Campanile di San Marco è il ‘Paron de Casa’ (padrone di casa), come in modo affettuoso viene definito dai veneziani.
Il panorama dal campanile dell'isola di san Giorgio Maggiore
Caratteristiche del Campanile di San Marco Una visita guidata della Venezia classica include la storia del
campanile.
È il più alto della città, quasi 100 metri (inclusa l’altezza dell’angelo), esattamente 99,78 metri. La base del campanile è impreziosita dalla
loggetta del Sansovino che fu eseguita tra il 1537 e il 1549: di stile classico, costituisce una preziosa ed elegante decorazione della struttura.
Loggetta del Sansovino
I laterizi finiscono con la
cella campanaria; sopra, ai quattro lati, vi sono 2 bassorilievi del
leone alato ed altri 2 rappresentanti Venezia.
I bassorilievi
La cuspide verde conferisce quella spinta ascensionale che alleggerisce la struttura piuttosto massiccia del campanile e termina con la
statua dell’arcangelo Gabriele. Questa, dotata di ali enormi,
ruota su un perno in base al vento, cambiando posizione più volte nello stesso giorno, e da qui i veneziani capiscono come muterà il tempo atmosferico!
L'angelo
Andiamo a bere un’ombraIn passato, vi erano ai piedi del campanile
numerose osterie che facevano parte della vita quotidiana della città lagunare. In dialetto veneziano si diceva, e lo si dice ancora oggi, “
andemo a bever un’ombra”, frase contratta al posto di “
andemo a bever un goto de vin all’ombra del campanil” (andiamo a bere un bicchier di vino all’ombra del campanile).
Le osterie spostavano i loro banchi e tavole ogni giorno,
seguendo appunto l’ombra del campanile, per mantenere il vino al fresco. Nel 1872, tali osterie furono rimosse per ordinanza comunale. Ancora oggi, comunque, i veneziani, si incontrano nei tipici “
bacari”per bere un’ombra, da soli o in allegra compagnia.
Brevi cenni storici ed il crollo Il campanile di San Marco aveva originariamente funzione di faro e di torre di avvistamento. Fu costruito nel nono secolo sotto il dogado di
Pietro Tribuno.
Innumerevoli furono i rimaneggiamenti nel corso dei secoli, a causa di terremoti, fulmini incendi.
Il
14 luglio del 1902 il campanile crollò per cedimenti strutturali. Macerie ovunque, ma per fortuna nessuna vittima! La città si svegliò quella mattina orfana di uno dei suoi più importanti punti di riferimento. Fu subito deciso di ricostruirlo
dove era e come era e nel marzo del 1912 fu completato.
La vista da lassù ieri e oggi Nel 1609
Galileo Galilei utilizzò proprio il campanile di Venezia per fare una dimostrazione col suo
cannocchiale.
Nel settembre del 1786,
Goethe salì sul campanile e nel suo
Viaggio in Italia scrisse come potesse riconoscere, nel continuo
scintillio del sole di mezzogiorno, luoghi e cose vicini e lontani. E quando rivolse lo sguardo verso il Lido, vide il mare per la prima volta!!!
Oggi con un ascensore, possiamo salire fino alla cella campanaria e godere di
una vista strepitosa di Venezia, a 360 gradi. Assieme a noi noterete dettagli che altrimenti vi sfuggirebbero.
Desiderate conoscere le differenti funzioni delle
5 campane? Quali reati venivano puniti col
supplizio della cheba? Conoscete lo
svolo del turco in passato e il volo dell’angelo oggi nel periodo di
carnevale?
Vi aspettiamo a Venezia per raccontarvi tutto questo e molto altro.
Ciao a tutti dal campanile di piazza San Marco.
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